lunedì 21 gennaio 2013

Vi presentiamo "la Principessa sul pisello", la nostra credenza.
L'abbiamo scovata su un sito di annunci online, quello che ci ha colpito e' stata la forma e la presenza di quel cassettino centrale ci ha convinti, le misure calzavano per lo spazio che avevamo deciso di riempire e la nostra immaginazione ha fatto tutto il resto, l'ha vista cosi' come e' ora, per noi bellissima e piena di vita.
Quando l'abbiamo portata a casa era davvero parecchio malconcia, mancavano alcuni pezzi, altri erano da cambiare perche' troppo tarlati o rotti, la chincaglieria non era completa, i vetri assenti...insomma un disastro!
Il lavoro e'stato impegnativo: abbiamo individuato i pezzi da sostituire, come i ripiani, il cielo della credenza, i piedi dietro del mobile, e quelli davanti a cipolla, torniti in modo impeccabile da un caro amico falegname, Valentino; l'abbiamo carteggiata con carta abrasiva di varie grane per poter ripulire il legno e permettere l'adesione del gesso; siamo intervenuti con l'antitarme e col consolidante dove serviva; abbiamo steso il gesso, composto da gesso di Bologna e colla, utilizzato dai grandi pittori fin dal Rinascimento per la preparazione delle tele; all'interno del mobile, nei cassetti e nel retro abbiamo passato una mano di essenza di trementina;  l'abbiamo colorata con un colore all'acqua creato da noi per avere la tinta che desideravamo; l'abbiamo resa usurata, patinata e cerata con cera d'api, lucidandola al meglio; abbiamo cercato e montato la chincaglieria che piu' ci piaceva e sistemato i vetri.
Per renderla poi, com'era nei nostri pensieri, abbiamo messo la carta nei ripiani e nei cassetti e applicato una passamaneria con fiocchetti  pendenti ai bordi dei ripiani a vista.
Infine abbiamo appeso una nappina alla chiave superiore battezzandola " la Principessa sul pisello",l'inizio della sua nuova vita.
Un po' per volta l'abbiamo riempita con le romantiche porcellane provenienti da vari mercatini che usiamo ogni giorno.
La guardiamo e ne siamo orgogliosi, e' splendida.  Viva.

Prima e dopo la lavorazione:








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